CONTRO L’ESCALATION DELLA GUERRA partdellapace Scritto il 30 Gennaio 2023 Facebook Twitter Pinterest Con l’invasione russa dell’Ucrai-na si è concretizzato nel cuore dell’Europa uno scontro che covava da tempo tra gli imperi di Usa, Russia e Cina; un conflitto che, secondo la pro -paganda più becera, vedrebbe l’impero euroatlantico del “bene” contro quello russo del “male”. Per giustificare una guerra che doveva essere evitata e per prefigurare il futu-ro, si sta riscrivendo e falsificando la storia. Stiamo ancora spalando le maceriedella seconda guerra mondiale e c’è chi, politici, lobby, mercanti di morte, affa-risti, ci sta portando follemente verso la terza. L’Europa sta perdendo sé stessa eil suo futuro, e l’Italia pagherà un prezzo alto.La retorica antistorica, il fanatismo atlantista ed europeista stanno trasfor-mando questa guerra per procura contro la Russia in una crociata. Con l’inviodei carri armati e di nuove armi l’Unione europea, succube degli Usa, si rendecomplice dell’escalation. Ma sappiamo che senza la Russia non esisterebbe l’Eu-ropa, e per un popolo che non dimenticai suoi 20 milioni di morti contro il na-zifascismo, i Leopard tedeschi sono una intollerabile provocazione che alimentaodio e nazionalismo. Dopo quasi un anno di distruzione e di morte non c’è alcuna volontà diun’azione diplomatica da parte dell’Ue o degli Stati occidentali che abbia comeobiettivo la tregua subito e una Pace possibile. C’è chi pensa che la guerra possafinire con la vittoria dell’Ucraina e la riconquista della Crimea e del Donbass,rimuovendo lo scontro geopolitico in atto e quanto lo sbocco al mare sia rite-nuto esssenziale dalla Russia. I signori delle armi prosperano, mentre il mondo va in malora. La Ue hainviato in Ucraina oltre 3,5 miliardi di armamenti, e l’aumento della vendita diarmi Usa ai partner Nato ammonta a 22 miliardi di dollari. In Italia si tagliano lespese per sanità, istruzione, pensioni e si aumentano per le armi.L’Italia è in guerra, coinvolta con l’invio di armi, con le basi militari Nato,con gli F35 pronti a partire. La maggioranza dei deputati italiani, in spregio allaCostituzione che ripudia la guerra, ha votato la proroga al 31 dicembre dell’in-vio a Kiev di più sofisticati armamenti, senza ulteriori passaggi parlamentari. Un pezzo del fronte progressista si è allineato alla destra bellicista. L’Italia stacontribuendo alla distruzione di un popolo e della stessa Europa, ma solo deipazzi fondamentalisti atlantisti possono pensare che si possa vincere con le armi.La Cgil, insieme al popolo della Pace, torni in piazza, chieda alla politi-ca di non alimentare questa corsa folle alla guerra mondiale. Tacciano le armi esi costruiscano percorsi diplomatici per una trattativa di pace. Senza Pace nonc’è futuro né vita degna.