Appello ai gruppi che fanno parte al Tavolo della Pace

Il tempo della cecità

di Roberto Rota

            Le iniziative dei Partigiani della Pace hanno contribuito ad aprire un dibattito  nel mondo del pacifismo sulle posizioni politiche sulla guerra tra le varie organizzazione, per tentare di arricchire le tematiche  che riguardano i rischi di uno scontro epocale tra le potenze egemoni dello scenario mondiale. Le potenze egemoni portano avanti una politica degli armamenti, per attrezzarsi militarmente per essere pronti ad un futuro prossimo che consenta una nuova  definizione   dei rapporti di forze negli scenari internazionali. Lo sconvolgimento  della guerra in Ucraina è il preludio del presumibile stato di  conflittualità mondiale, che ha al centro la sfida militare tra la Federazione Russa gli USA e la NATO, un tentativo di modificare con l’uso dello strumento militare le reazioni internazionali rispetto al caos precedente procurato dalla caduta del muro di Berlino.  Una conflittualità che mette in discussione la centralità degli USA nei rapporti mondiali, con il superamento del ruolo del dollaro negli scambi commerciali e con la messa in discussione della distribuzione delle ricchezze tra l’occidente e il resto del mondo.  Una sfida epocale, che con il debito pubblico americano fuori controllo e con la conseguente  sfida alla  sua supremazia militare , avvicina scenari di guerra tra le maggiori potenze mondiali. Le posizioni  manifeste espresse nelle dichiarazioni ufficiali indicate nelle varie dottrine militari, chiariscono i rischi di come un allargamento del conflitto, consente  possibili scenari di guerra:  uso delle armi nucleari tattiche per la soluzioni di scontri convenzionali;  quelle di teatro per un primo attacco sul territorio nemico  per la distruzione di quegli arsenali strategici specialmente europei, che per la loro vicinanza ai confini, rendono vulnerabile la capacità di risposta della deterrenza russa; quelle strategiche per uno scontro globale tra gli USA e la Russia. La distruzione del genere umano è il risultato di uno scontro con armi nucleari, da rendere ogni ideologia inefficace, perché il nulla non consente nessuna soluzione politica. Evitare ogni forma di conflitto è la soluzione politica a priori, accessibile quando si rende inderogabile un blocco graduale dei conflitti, per una stabilizzazione delle relazioni internazionali. L’Europa per evitare di essere la prima vittima di questo olocausto, deve ricercare un accordo diplomatico che diventi protagonista di una pace possibile, che abbia al centro una politica contro gli armamenti e garantisca livelli di sicurezza tra i contendenti che in una prima fase dovrebbe portare all’allontanamento delle armi nucleari dai confini per evitare di  esporre il territorio russo e quello europeo a rischi di eventi  bellici non voluti, che porterebbero inevitabilmente ad una terza guerra mondiale.

 Bisogna aver presente in questa fase storica i pericoli  di un allargamento del fronte ucraino  e dei riflessi sul possibile coinvolgimento di paesi NATO che potrebbero portare a possibili scenari di guerra sul territorio europeo.

Le nostro istituzioni  politiche volutamente  occultano i rischi,  perché non disconoscono  le conseguenze delle nuove forniture militari occidentali  sul conflitto perché possono incidere sugli eventi di guerra, sapendo bene  che gli attori sono potenze nucleari,  che posseggono sul territorio europeo un arsenale nucleare, con una capacità distruttiva da rendere il nostro continente un deserto nucleare.

Bisogna aver chiaro per capire gli scenari futuri, gli insegnamenti della storia, che hanno riguardato i frangenti internazionali che hanno portato alle due guerre mondiali. Le guerre mondiali hanno prodotto distruzioni immani, milioni di morti e un olocausto, causate da un uso indiscriminato, senza troppi scrupoli nell’annichilire popolazioni civili inermi, di ogni tipo di armamento, che hanno sacrificato sull’altare della vittoria, ogni principio etico e religioso. I bombardamenti di Dresda  e il lancio delle bombe atomiche sul Giappone sono un esempio lampante di quando si entra nel circolo degli avvenimenti bellici tutto diviene possibile, perché gli obiettivi  militari seguono le loro regole  quello di colpire  popolazioni inermi, con bombardamenti indiscriminati che hanno visto bruciare come fiammiferi cittadini inermi, eliminando volutamente  anche le capacità organizzativa  di assistenza civile.

            La favola che ogni “ esperto “ cerca di deridere ogni posizione pacifista è pura cieca propaganda,  che colpevolmente trascura le possibili conseguenze  di un uso delle armi nucleari. Il continuo invio all’Ucraina  di armi sempre più letali, che non hanno niente di difensivo, procura un salto della qualità del conflitto, visto che la Russia  possiede gli armanti per rispondere alle sfide sul campo, con il risultato di procurare vittime e danni materiali che fanno decadere la società ucraina distruggendone progressivamente  la capacità economica e le condizioni civili,  incidendo negativamente sull’andamento degli aspetti demografici.

Lo scontro militare renderebbe il territorio europeo esposto a conseguenze disastrose, con le clausole del trattato NATO, come è già successo con gli incidente ai confini della Polonia, perché rendono gli eventi militari non controllabili, che nessuno può garantire che il conflitto rimanga limitato al territorio ucraino.

            La dottrina militare della Russia consente un uso delle armi nucleari, visto la consapevolezza di non possedere le dotazioni e la tecnologia per vincere un confronto convenzionale con i paesi della NATO. Rende possibile sia  un uso dell’arsenale strategico con la possibilità di una rappresaglia massiccia sul territorio americano, in caso che lo spazio russo fosse colpito da armi nucleari e sia  un utilizzo di quelle di teatro e tattiche, per impedire  all’arsenale nucleare occidentale, gestito dall’esercito americano e  prevalentemente stoccate in Europa, di essere operativo . La cecità del nostro  sistema democratico che tacitamente a tutti i livelli  espone la nostra popolazione ad una rappresaglia nucleare, visto che sul nostro territorio sono dislocate circa sessanta bombe atomiche tattiche.

Nel non voler intendere i rischi che possono causare ad un paese in guerra come siamo

noi, già accaduto nei precedenti due conflitti mondiali, è una follia politica, perché se non fermiamo il conflitto ucraino  rischiamo di diventare cobelligerante, come già accaduto nei precedenti conflitti mondiali.  Le parti possono venire coinvolte dagli avvenimenti, perché le nuove armi,  per condizioni tecniche dettano le regole della gestione del conflitto, anche in condizione di errore.

  La imprevedibilità delle decisioni rappresentano una variabile importante in mano militare, perché i sistemi di arma nucleari, per la loro sofisticazione  hanno bisogno di tempi tecnici brevi di risposta, per rendere efficace il sistema anche da eventuali rischi di “ primo colpo “ , che metterebbe fuori uso la capacità di risposta.. La capacità di risposta delle potenze nucleari sono gestiti prevalentemente da procedure, dove la centralità delle decisioni  sono in mano ai  sistemi informatici, per evitare di rimanere disarmati..

L’uso estensivo della tecnica  con l’applicazione dei processi automatici rappresenta,  secondo dottrina militare delle potenze nucleare, la centralità della capacità di risposta della deterrenza nucleare.

Le dichiarazione di Putin sono abbastanza eloquenti, visto che i sistemi di armi occidentali, con l’estensione della NATO, si avvicinano ai centri vitali nel territorio Russo, che riducono i tempi di risposta, con il risultato  di una risposta nucleare da parte della deterrenza russa a qualsiasi attacco occidentale al territorio e all’integrità della società. Una possibile  risposta sul territorio americano   presume, per evitare ulteriori estensione della rappresaglia, un attacco preventivo alla capacità offensiva europea.

La pericolosità di questi scenari diventano plausibili quando è in ballo l’integrità della Federazione Russa, il motivo prioritario diventa quello di evitare che il livello di conflittualità in Ucraina rimanga nei canoni di un conflitto locale. La dotazione di armi sempre più moderne porta il divello conflittuale sempre a livelli maggiori nella risposta russa, da rendere l’area delle operazioni sempre più vaste con il coinvolgimento del territorio della federazione, esponendo quello europeo a possibili coinvolgimenti, visto che Putin ritiene che la guerra è con la NATO.

Esistono tutti i presupposti, visto che il nostro paese è in guerra, per evitare un nostro coinvolgimento in un eventuale allargamento del conflitto, diventa prioritario il blocco delle nostre forniture di armi e il ritiro dal nostro territorio degli arsenali di armi nucleari.

            Bisogna prendere insegnamento dalle citazioni degli scienziati che hanno progettato la bomba atomica, per conoscere gli effetti delle armi nucleari, per comprendere quanto male può fare all’umanità un uso distorto dell’energia nucleare:

  • R. Oppenheimer ( dopo il Trinity Test a Los Alamos ): “ sono diventato morte, distruttore dei mondi”:
  • A. Einstein: con gli arsenali del 1950  “ Forse potranno rimanere 2/3 della popolazione della terra;
  • I. Allende: trascorso la mia giovinezza in attesa che qualcuno, premendo distrattamente un bottone facesse esplodere le bombe atomiche e saltare in aria il pianeta;
  • G. Anders ( filosofo volutamente sconosciuto ): “ il compito più importante oggi è importante far capire agli uomini che devono proclamare apertamente la loro legittima paura.

Un percorso pacifista è quello di costruire un movimento di massa, che inizi con il coinvolgimento degli attori che partecipano al Tavolo della Pace, per questo motivo chiediamo ad ogni soggetto di incontrarci per la definizione di un manifesto che definisca i punti e l’organizzazione per un obiettivo che abbia al centro mai più guerre. La politica deve rendere universale il diritto di esistere, che la costruzione della bomba atomica, come fatto storico originale nella storia dell’uomo, per la prima volta a messo in discussione.